E’ possibile spiegare ad un bambino concetti complicati da immaginare come lo spazio-tempo o il dualismo onda-particella? E, se è possibile, come farlo?
Io credo che sia importante catturare la loro attenzione con qualcosa di appassionante, di curioso ed utilizzare un linguaggio semplice ed esempi tratti dal quotidiano.
Mi Racconti la Scienza (MRS) spiega la scienza attraverso il racconto e lo fa utilizzando i componenti di una tipica famiglia con figli impegnati nella scuola elementare, media e al liceo. Poche formule (se non lo stretto indispensabile), pochi termini tecnici perché l’attenzione non è focalizzata sul “sapere” ma sul metodo.
MRS è un progetto di divulgazione scientifica? Anche, ma non propriamente in quanto sul blog non troverete saggi scientifici seppur scritti in un linguaggio semplice adatto a chi è a digiuno di certi argomenti.
MRS è rivolto esclusivamente ai ragazzi? Probabilmente potrà essere fruito al meglio dai 13/14 anni in su, ma non è pensato per un pubblico di soli adolescenti. E’ dedicato soprattutto ai genitori che vogliono invogliare i propri figli a scoprire la scienza fornendo loro le chiavi per fargliela vivere come un racconto.
I ragazzi possono realmente interessarsi e capirne di scienza? La scienza è una disciplina meravigliosa, che ha a che fare con la voglia di conoscere meglio ciò che ci circonda. Per sapere c’è bisogno di risposte, e per avere delle risposte è necessario porsi le domande giuste. Chi meglio di un bambino è in grado di fare le domande giuste, soprattutto se stimolato da un genitore?
E’ possibile raccontare perché il tempo non esiste per come lo intendiamo noi ad un bimbo di sei anni? Si può spiegare il Big Bang e il perché siamo qui giocando con un palloncino gonfiabile? Si può giocare con la ricerca della vita nello spazio?
Secondo me non solo è possibile, ma è l’unico strumento che abbiamo per far appassionare i più piccoli ed insegnare loro l’approccio critico alla conoscenza, la capacità di sognare attorno alle proprie idee ed applicare questo metodo a tutto ciò che costruiranno in futuro.
Date uno sguardo ai post. Sono certo che alla fine converrete con me: SI PUO’ FARE!